NAAR - ORIENT EST ROUGE - Radmila Gordic

NAAR – ORIENT EST ROUGE

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NAAR – ORIENT EST ROUGE
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Descrizione del progetto architettonico

Durante la definizione del computo progettuale per la sede turca di PASHA HOLDING & PASHA Bank, il cliente originario di Baku ci ha chiesto di unire con un filo rosso tutte le sedi nei tre paesi dove svolgeva le proprie attività: Azerbaijan, Georgia e Turchia. Così è nato “NAAR - Orient est rouge”, una parabola con un piede in Occidente e lo sguardo verso Oriente. Naar, in lingua azera, turca e georgiana significa melograno, il frutto che simboleggia prosperità, speranza, rigenerazione e il futuro. “NAAR - Orient est rouge” racconta il progetto architettonico parlando degli incontri tra le culture millenarie: azera, turca e georgiana. “NAAR - Orient est rouge è un trittico che grazie a un filo rosso unisce Baku, Istanbul e Tbilisi, le tre capitali, che ancora oggi sono i tre punti strategici dell’area geografica, a testimoniare quello che sono le tradizioni e la storia dei tre paesi, incisi dagli importanti valori lasciati in eredità dell’antica Via della seta.

Sceneggiatura del design

Naar nasce ad Istanbul, la città più bella del mondo, ed è un Jin. I Jin, demoni dalle fattezze umane che il Corano definisce simili agli angeli, sono stati creati all’inizio del tutto cosmico e si dice nascano dal fuoco stesso. Essi possono decidere se abbracciare il bene o il male: Il nostro Naar, è sicuramente un Jin buono ed ha come volontà la realizzazione dei sogni degli altri. Naar vive nel mondo portando in testa un cappello magico, rosso come il frutto di un melograno. Sul cappello sono cuciti chicchi di melograno che Naar stacca e lancia nel cielo ogni volta che deve spostarsi da un luogo all’altro. La realizzazione dei sogni degli altri per Naar, è più che la realizzazione dei propri. Questa volta Naar deve fare in modo che il destino si compia per un giovane azero. Il giovane vive con la madre sulle sponde del mar Caspio ed è un pescatore. La vecchia madre, consapevole che il figlio deve lasciare la casa per far sì che il suo destino di uomo si compia, tesse il tradizionale tappeto come dote. Il ragazzo partirà con il suo tappeto in spalle ed attraverserà l’Azerbaijan, la Georgia fino ad approdare sfinito a Tbilisi. Jin ha vegliato sul suo cammino.

Data:

2014

Autori:

Arch. Alessandro Dotti
Arch. Ettore Pasini