AMARETTO - Radmila Gordic

AMARETTO

DADA
22 Marzo 2021
LASAGNA
23 Marzo 2021

Sceneggiatura del progetto AMARETTO

Un albero che ha saputo aspettare

“Sono solo come un albero che cresce dentro un altro albero”.
(da un sogno di Dante Alighieri, che lui non ha mai scritto).

Per nove giorni ho girato in lungo e in largo su un terrazzo di quasi 400 metri quadri che doveva essere trasformato in un ristorante tipico azero, con un menù di prodotti a chilometro zero. Oltre ai vigneti, il cliente aveva anche alcune serre in cui venivano coltivate verdure ed erbette di ogni genere. Nel bel mezzo del pavimento piastrellato di quel terrazzo cresceva un grande albero d’ulivo. Aveva tanti anni e viveva da solo, così, circondato dal nulla. I rilievi non mi avevano aiutato a capire da dove venisse quell’albero e dove andassero a finire le sue radici. Ho preso una scala e attraverso una botola sono salita sul tetto per guardare cosa c’era intorno. Ho scoperto che il terrazzo, chiuso su tre lati con muri fatti di blocchi di cemento, sorgeva sopra una collinetta, probabilmente creata in modo artificiale con la terra scavata per ricavare una rimessa per autobus urbani subito al di là dell’edificio del futuro ristorante. Quell’albero tenace che aveva resistito nel totale isolamento per chissà quanto tempo non mi dava pace. Così ho deciso di realizzare un ristorante-serra in cui, oltre a verdure ed erbette, potessero crescere altre piante per fargli compagnia. Ho chiesto a Nino se poteva disegnare un uliveto su un muro lungo 14 metri e lei l’ha fatto, ispirandosi a un uliveto realmente esistente nel quartiere di San Giovanni in Valle, a Verona.

Data:

2017

Autori:

Designer Radmila Godric
Disegni Nino Peradze
Arch. Vakhtang Celidze