DADA

Sceneggiatura del progetto DADA - due volte sì al design italiano

A Mosca c’era tanta neve e non ci tornavo da un po’. Una giovane coppia di editori con due bambini piccoli mi aveva chiesto di aiutarli a ristrutturare la loro casa, ereditata dai genitori e collocata in uno dei vicoli della Vecchia Arbat. La casa, piena di libri e quadri, era grande, ma quello che mancava era la luce. La palazzina storica di cinque piani era circondata su tre lati da altre case. Solo dal bow window della sala da pranzo si potevano vedere il cielo e il palazzo di Dom knigi (La Casa del libro) sulla Nuova Arbat. I due giovani erano appassionati di design italiano, mi hanno esposto i loro desideri, chiarito il budget a disposizione e… dato carta bianca sul resto.
Il primo oggetto che ha fatto il suo ingresso in casa del giovane editore è stato lo scrittoio “Ink” di Jasper Morrison. Per una persona che legge e scrive di mestiere mi sembrava di buon auspicio: iI nome “Ink” ricorda la scrittura tradizionale fatta di inchiostro, penna e carta, ma soprattutto di idee. Uno scrittoio è più un luogo che un semplice oggetto, è lì che prendono forma i pensieri che si trasformano in parole. Per lei, invece, ho pensato allo scrittoio disegnato da Patricia Urquiola, sistemato nella bow window della camera da letto, con piano in legno e una bisaccia laterale in cuoio come raccoglitore. Il piano dello scrittoio veniva illuminato dalla “Luna” di Davide Groppi. La libreria “Piroscafo” di Aldo Rossi e Luca Meda, in calce bianca e con struttura in eucalipto, con la facciata scandita dal ritmo regolare delle finestre, ha trasformato il soggiorno, portando quella luminosità che mancava, assieme alle lampade “Sampei” di Davide Groppi e alla luce a sospensione “Smithfield S” di Jasper Morrison, appesa sopra il gruppo tavolo da pranzo circondato dalle sedie “Miss” di Tobia Scarpa.
La famiglia DA-DA (dalle lettere iniziali dei nomi dei membri della famiglia) continua a pubblicare libri, mi mandano foto dei bambini che crescono, raccontano che si trovano bene nella nuova casa.